L'essenziale è invisibile agli occhi.
- chiarapesentiagost
- 18 dic 2021
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Pubblicato il: 1 Febbraio 2012
Quando si avvicinava la data del suo compleanno, Nonnanenna diventava improvvisamente taciturna. Solitamente loquace e chiacchierina, all’improvviso si faceva seria e pensierosa, come racchiusa in pensieri troppo grandi per essere espressi in parole. Ora che il tredici ottobre si avvicinava a grandi passi Nonnanenna sembrava perfino un po’ malinconica, forse perché quello che stava per arrivare non era un compleanno qualsiasi… Sulla torta, questa volta , le candeline da spegnere sarebbero state novanta! Intorno a lei, che fingeva di non accorgersi di nulla, fervevano ormai da giorni i preparativi di quella che sarebbe dovuta essere una grande festa a sorpresa, definita da Cheddonna e Cheddolce “l’evento del secolo”. Per l’occasione, Cheddonna aveva invitato anche i suoi genitori, che stavano trascorrendo nella loro casa in Costa Azzurra gli ultimi scampoli di un’estate sconfinata, senza parere, in un autunno caldissimo. Il dottor Dante, figlio di Nonnanenna, e Berenice, sua nuora, avevano inviato in risposta un laconico messaggio, in cui esprimevano la loro approvazione per l’iniziativa delle figlie, e rinnovavano gli auguri alla nonnina, adducendo ottime ragioni per non presenziare. L’altra figlia di NonnaNenna, la zia Marta, che adorava le riunioni di famiglia, aveva assicurato a Cheddolce la sua presenza e già pregustava l’ottimo buffet che le nipoti avrebbero allestito per l’occasione. “Figurarsi, quella pensa solo a mangiare!” era stato l’acido commento di Cheddonna, quando l’aveva saputo. Intanto i giorni passavano, e tutto era ormai pronto. Parenti e amici di NonnaNenna si sarebbero riuniti, in gran segreto, nel giardino di Cheddolce, in attesa della festeggiata. Cheddonna aveva convinto NonnaNenna ad accompagnarla in un giro di commissioni, che comprendeva anche un salto dal parrucchiere e, infine, le due donne erano giunte al luogo della festa, dove Cheddolce, tutta compresa nel suo ruolo di cerimoniera e padrona di casa, si affrettò a farle entrare, dissimulando a stento l’atmosfera di attesa che si respirava nell’aria. Giunta in giardino, NonnaNenna si trovò di fronte una scena che spesso, in quei giorni, aveva provato a immaginare: decine di volti a lei cari che la fissavano, in attesa di cogliere la sorpresa nei suoi occhi. Molte volte, figurandoselo nella mente, aveva provato a fingersi stupita e commossa, per non deludere le attese di coloro che si erano dati tanto da fare per lei, ma non avrebbe mai immaginato che quello stupore e quella commozione potessero divenire così veri e tangibili, nella realtà. Vide Marta con un piatto colmo di tartine e un bicchiere di spumante in mano, IlPrincipe e Pittibimbo che correvano tra i tavoli gridando a squarciagola, sotto lo sguardo imbarazzato delle rispettive madri, la Kikk@ che, sollevando per un attimo gli occhi dalla tastiera del telefonino, le rivolgeva un timido sorriso. Ma soprattutto, un po’ defilati, vide il dottor Dante e Berenice, che parlavano fitto fitto con Cheddonna. “Non potevamo mancare,” stavano dicendo “ci sono proprio tutti. Chissà cosa avrebbero pensato, non vedendoci”. “Ci sono proprio tutti” mormorò tra sé NonnaNenna, e finalmente la malinconia dei giorni passati si sciolse in un sorriso e in una preghiera di ringraziamento.

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